Visualizzazioni totali

mercoledì 11 luglio 2012

Lui, Lei e qualche altro


Stiamo avendo una conversazione da coppia separata.
lei: " come procede la tua vita?"
lui:" bene; oggi ho fatto il caffè"
lei:" non l'avevi mai fatto prima; stai migliorando, abbiamo fatto bene a sbatterci altra gente"
lui:" sei tu che ti sei sbattuta tutti i prof di nostro figlio"
lei:" stronzo, dicesti che eri d'accordo! per rianimare la nostra vita sessuale,che era in coma irreversibile"

So che state pensando all'orgia. Qualcuno l’ha pensato,qualcun altro l’ha detto, ma non è così: lei, da questa storia, becca l'hiv. Il prof di religione fu il pisello portatore. Il maledetto strumento infetto.
Non sapeva di averlo contratto; aveva qualche dubbio per via di quella battona tossica di 6 mesi prima; per i soldi che equivalevano ad una dose, si vendette il colon retto. Malato il prof di religione
nessun test; nessuna analisi; troppa paura. 6 mesi,passano lentamente con la paura,ma una volta trascorsi senza accusare sintomi, quel bastardo si credeva puro, immacolato, candido come una amish di 12 anni.
In realtà l'escremento,andava a puttane,con la stessa frequenza e velocità con cui "esplodeva" tutta la sua felicità nell'infilare il pene in qualsiasi cosa avesse un buco;  ovviamente senza la premura di coprirselo.
Tipico degli insegnanti di religione; si farebbero anche un buco del muro se potessero metterci un pò di peli intorno
Lei: “ Credo che questi,siano più utili a me. Che dici?”
Lui: “Credi male! Hai idea di come diventa una ninfomane,quando le dici che,ora non è il caso, visto che ha le sue “simpatiche” cose?
Lei: “ Hai idea di cosa voglia dire sanguinare per 5 giorni?”
Lui:” Se non le porto queste cose con le ali,lo saprò molto presto! Mi rompe il culo,con il suo simpatico nuovo giocattolino, modello orango”

Conoscersi fu disgustoso per entrambi! Lei, lui e un ultimo pacco di assorbenti in quel maledetto supermarket. Lei ne aveva bisogno; Lui aveva bisogno che li avesse quella tipa che si sbatteva all’epoca. Una sessuomane compulsiva.
Proseguire e coltivare quell’assurda conoscenza, fu la cosa più ardua,imprevedibile e pazza che Lui dovette mai fare; Certo, esclusa quella volta al liceo,che per scoparsi la figa della classe dovette fingersi gay, limonare col finocchio di classe, per poterci dormire insieme,dopo averla imbottita di alcol. Non finì benissimo anche perché lei,pochi secondi dopo il coito di lui, dipinse di vomito il pavimento. Fu complicato  finire l’anno seduto accanto a lei. Una brutta vicenda.

Lei:”non sono diventata ninfomane, ho solo avuto un risveglio sessuale da quando ci siamo lasciati”
Lui:”non ci siamo tecnicamente lasciati; sei tu che dormi in letti diversi da 1 anno a questa parte. Hai da accendere?”


Queste moderne scuole private; assumono secondo i criteri di reality show; l’aspetto; il bel faccino. Oggi è tutto. Uomini col fondotinta,per le imperfezioni della cute; Ciglia finte per lei, depilazione totale per lui; manicure, iniezioni di botulino, tette finte.
Ingaggi un prof. Carino: visino d’angelo; Vestito “slim”. Gli affidi le chiavi di un’auto sportiva,con interni in pelle chiari, magari in leasing; Giacca chiara, con t-shit scusa a giro; capello lungo e curatissimo, 3 peli sul viso,nessun pelo in petto. Se fossi donna penserei: “ è inquitante avere più peli di quell’ uomo. E’ uomo?”
Ogni tanto devo divagare, ma per riprendere uno dei fili del discorso, presto o tardi, tutte le ancelle della classe, sbaveranno dietro questa “guida culturale” su modello D&G preconfezionato. Studieranno con passione, 5 cagate da portare all’interrogazione, per catturare il sorriso del docente; Sbiancamento 8 sedute 1000 euro; dopo un mese di servizi orali alla vecchia direttrice dell’istituto cattolico in cui è stato assunto.  Le alunne: piccole donne, grandi troie; seni scoperti, con giusto sostegno;  tacco e/o zeppa mode on. Altezza tre quarti di bellezza; profumo spruzzato al collo. Cazzo, una donna il profumo,lo deve spruzzare sui polsi, perché così, quando parla,gesticolando può tracciare un palcoscenico nello spazio circostante: La donna vera è a suo modo diva. Sempre. Invece lo spruzzano al volto; segno che il loro unico cavallo vincente, è l’aspetto. Non hanno nulla da dire. Se lo hanno lo dicono a chi non ascolta; se lo dicono a chi ascolta … comunque non conta un cazzo, perché si faranno piacere sempre il bel visino; si scelgono così; l’importante è il biglietto da visita. Si accontentano e si annoiano. Poi magari tornano da chi le ascoltava, ma nel frattempo si è messo ad ascoltare una tizia che non ha un cazzo da dire, ma che a sua volta ha un bel paio di bocce; o gambe sono elastico.
Al liceo. C’è la miglior materia prima da plagiare e profanare su prospetto Big brother. Ragazze: insicure e curiose; Ragazzi: arrapati e basta. Vale anche per Le docenti: Le professoresse: 1° regola gambe in mostra, capelli lunghi sciolti e lisci; sguardo serio e severo; Il maschietto deve avere l’idea di una col frustino. E’ questo il trucco. Tirannica despota sottomessa.
Da adolescente, capelli lunghi e lisci; poi la tua carta d’identità ingiallisce e l’importante è che non siano lunghissimi i peli pubici; tutto il resto non ha importanza.
Detto del contesto, Lei, iniziò a frequentarsi con l’insegnante di matematica, il quale aveva la capacità di attirare le ragazze e una percentuale di maschietti che si ripartivano in coloro che volevano somigliarli e lo prendevano a modello e coloro i quali avrebbero voluto essere sotto la cattedra. Un’altra parte di maschietti lo schifava; l’invidia fa sempre la sua sporca parte!
Il loro rapporto,è sintetizzabile : Il prof. Dei numeri, le parla di teorie fisico quantistiche,iniziando ad un certo punto ad inventare teorie collaterali in modo da rendersi conto, che questi discorsi, finivano solo con il seccarle la passera. Piccole cose; magari in futuro si applicherà anche la geometria analitica,chissà.

Lei: “Sei uno stronzo. T’avevo detto che c’era il rischio coglione!”
Lui:” Buongiorno anche a te,mia piccola trombamica”
Lei:” Chiamami AMORE; m’hai farcito … vuol dire ingravidato,coglione!”
Lui:” Questo grande paese,ci permette di ottenere l’etichetta di responsabili! Basta una ricetta del medico e una magica pilloletta! Avvertenze: da assumersi per via orale entro 24 ore.

Professore n° due. Geografia Astronomica.
Tutt’altro stile rispetto all’altro; giacca e camicia,tono su tono; rigorosamente scura;scarpe sportive. Capello cortissimo,barba incolta ma curato; anelli alle dita. O amato o Odiato. Tipo solitario, sempre distaccato dai colleghi insegnanti. Occhio clinico per i culi. Notò che Lei, a novembre,durante gli incontri con i genitori, vestiva con pantaloni e giacca; capelli sciolti,colore neutro. E soprattutto anello all’anulare sinistro. Aprile. Gonna con spacco laterale,capelli mossi,selvaggi. E soprattutto, come una “anello bianco da abbronzatura” all’anulare sinistro.
A volte trombavano, a volte facevano l’amore; dipendeva da lui più che altro. A volte era stanco,quindi si faceva l’amore. Una volta litigarono e il prof. Se ne uscì con una frase un po ambigua che etichettava in qualche modo, il prof di religione come un “adescatore di troiette minorenni”; lasciando intendere che questo tipo,se la faceva con le ragazze della scuola perché le donne più mature,non lo contenevano a letto. Il prof sapeva anche che Lei,era gia stata sbattuta dal prof di fisica,ammonendola perché quel coglione è un collezionista di fragoline da numerare, poco discreto. Ovviamente Lei, in piena coerenza col suo nuovo stile di vita “A letto con tutti” edito qualcosa, decise all’istante di trombarsi il malato di religione. Era troppa la curiosità di confrontarsi con le sode natiche studentesche; chiaro,lei era agevolata da uno scultoreo  fondoschiena,che nel tempo non aveva mai  perso la sua brillantezza; liscio, perfetto, bianco; Un gran bel culo.
Si fece dunque il coniglio di religione; fu una delusione: un cazzo di maniaco dei calzini e divise scolastiche; Tipiche perversioni giapponesi. Si rese conto di aver commesso un errore a non seguire il suggerimento del calvo prof. Astronomo. Le donne dicono di volere affidabilità; ma credono che il loro istinto dica di seguire l’instabilità; e si sa che l’istinto è più figo del cervello; Invece no; è la testa,con tutte quelle cazzo di scariche elettriche ad essere il più grande creatore di genialate; nessuno lo segue; si fottessero tutti.  



Le cose andarono diversamente. Il fatto è che quel linguaggio volgare, tenuto solo in sua presenza,rendeva quella relazione da trombamici, qualcosa di diverso; di più profondo. E’ sempre così; ci si rende conto del feeling,dell’intimità, ti un livello di legame,quando ci si mostra in totale scioltezza con l’altro: io ci credo vaffanculo.  E’ un bell’indice rilevatore,mostrare lati del proprio carattere oscuri alla massa.
Fu l’evento che cambiò il nodo con cui erano legati.
Prima
Lui:” Io lavoro,ho un cazzo di nido familiare; sei monotona,non potrei passare la mia vita con te”
Lei:” Lavoro,vivo da te,ma sei troppo coglione per mischiare la mia biancheria con la tua in lavatrice”
Dopo
Lui:” Se hai deciso così…”
Lei:”Cristo prendi posizione”
Lui:”Sono due anni che ci scambiamo fluidi con regolarità; inoltre oltre che scopare,sai cucinare”
Lei”Tu oltre che avere due coglioni,sei un coglione; ed oltre all’arnese sai anche dire cazzate; siamo sbagliati,tutti e due; proprio per questo potrebbe venir fuori qualcosa di decente”
Lui:” Porta il tuo spazzolino qua. E porta pure il tubetto di dentifricio che siamo senza; restituisci le chiavi del tuo appartamento. E fatti una copia di queste. Ma per ora al citofono non risulti; se sforni una femmina,scordati il tuo cognome al citofono. E non insistere”
Fu così,che quel piccolo cucciolo d’uomo,nacque dopo 8 mesi e 10 giorni di gestazione.


La chiamata:
H:”LA chiamiamo dal reparto malattie infettive; è lei la sig.ra BEEP?
Lei:”Si ,se mi chiama per via del mio ex-marito gli dica queste esatte parole: FOTTITI”
H:”Sign.ra venga in reparto tra un’ora; chieda del Dott. Responsabile è urgente.

Teoria del caos:
Non avevo mai capito la Butterfly effect; Il battito d’ali di una farfalla,scatena uragano dall’altra parte del mondo. Adesso si. Questa notizia; una chiamata, tre lettere una dietro l’altra, HIV ed il gioca è fatto. Distruggi una persona in un battito s’ali; la stessa persona poi,deve raccogliere tutti i pezzettini e ricomporsi da sola; peggio degli effetti di una cazzo di mina antiuomo in Cambogia.
Analisi,speranza,paura,terrore. La sequenza prima del verdetto. Devastante, dilaniante.
Fu  umiliante ed imbarazzante dover chiamare i suoi molteplici partner sessuali. Il buffo medico dell’ospedale,che oltre che dirle che avevano in cura un paziente che l’ aveva indicata tra le sue partner sessuali, le aveva lasciato un opuscolo informativo,con delle vignette,simpatiche. Curioso, illustrare una delle peggiori malattie degli ultimi 30 anni, spiegata con delle nuvolette su simpatici ominidi. Curioso che lo stesso opuscoletto era stato dato anche al parassita che insegna religione e a diverse studentesse. Non è curioso che lo stesso,avesse una cattedra che insegna ciò che da millenni dicono sia la retta via. E’ scontato invece.
Lei,ripensando a quella sera,ricordò quella bestia non mise il profilattico la terza volta; lei non gli chiese di metterselo,non sentiva un cazzo di cazzo,con l’impermeabilino.
E’ il sangue sporcato della protagonista che parla :” Proteggersi. Sempre. Continuamente; l’ho imparato vedendo la boxe e il film di Clint Eastwood, Million dollar baby”.
E’ dura assumersi la responsabilità delle proprie azioni; è durissima assumersele quando è tardi: delle volte diventa impossibile; alcune cose, sono talmente preziose, che diventano irrecuperabili ad una stronzata; devi proteggerle e non devi volerci mai rinunciare; pertanto devi avere coscienza,che quelle cose valgono tanto .
Non è come nei film; la fortuna non esiste,esiste solo la sfortuna; E’ sfortuna  una difettosa auto nuova appena uscita dal concessionario; non è sfortuna guidare sballati a 218 km, su strada bagnata. Segnava 218 km il contachilometri della macchina di Lui,secondo il verbale degli inquirenti. Fanculo a chi mi dice che se esiste la sfortuna deve esistere anche la fortuna; fanculo ai simmetrici mentali; la simmetria va bene nelle tette,non nella mente. Da piccolo non coloravo simmetricamente; da un lato,il verde di un albero,era sempre misto al nero; il sole non batteva dovunque;  se qui è buio a Los Angeles potrebbe essere giorno. Ad un tizio che muore,non c’è solo un bimbo che nasce, ma anche due che si prendono a cazzotti. La butterfly effect: ad un battito d’ali di farfalla, dove la vedi la simmetria dell’uragano nell’altra parte del mondo? Dove?
Fai quello che devi fare,quando lo devi fare,come si deve fare. Se la cosa va a puttane,dai colpa alla sfortuna; se va bene,prenditene il merito. Nessuno ti regala un cazzo; neanche nei giochi a premio è così.
Lei ha scopato nel modo sbagliato,con la persona sbagliatissima; non può dire che le sia andata male; semmai quel poveraccio di matematica può dire di essere stato sfotunato! E’ vero che è un pezzente ed usa guanti scadenti,acquistati dal distributore del tabaccaio, ma la sfortuna non può esludersi,quando la foga passianale,fa lacerare quel prodotto dalla scadenza quinquennale.
L’umiliazione fu totale. Donna,con 1 figlio,separata che deve palesare non solo di soffrire le sue mancate esperienze sessuali al liceo,che determinano il suo comportamento da cagna in calore, ma anche di aver contratto l’hiv da un animale che insegna religione.


Lei:” Devo chiederti una cosa”
Lui:” Non ti ho mai amato,scopati chi ti pare”
Lei:” Io credo di si”
Lui:” Avresti dovuto dire credevo,così sei ridicola, io non cambio la mia risposta alla tua domanda”
Lei:” Non era quella la mia domanda”
Lui:” Spara,sentiamo”
Lei:” Saresti disposto a tendermi con te durante la malattia? Ho l’aids”

L’auto segnava 218 km/h; in quel tratto di strada che portava all’ospedale,dove il prof. Di religione stava andando a farsi il suo bel cocktail di farmaci terapeutici e a guardare i culi di quelle prostitute minorenni, sotto metadone; Da cocainomani a metadone-dipendenti. L’aveva programmato; piano semplice: lui di certo fa quel percorso,oggi; lo incontro e lo ammazzo. Queste nuove droghe sintetiche; ti dilaniano la percezione del pericolo; ti disarmano dell’istinto di sopravvivenza.
Lui:” E’ perché tra quello che dico e quello che faccio,c’è sempre differenza. Ho detto che non ti ho mai amato;  Tuttavia non posso vederti soffrire; non posso tenerti con me; mi porto via quel cancro che ti ha avvelenato. Firmato,chi dice di non amarti,ma fa tutto per dimostrarti il contrario.”


Nessun commento:

Posta un commento