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sabato 14 aprile 2012

Hemingway una volta disse "Il mondo è un bel posto e vale la pena lottare per esso." Condivido la seconda parte.

P.zza Fontana Milano 12/12/1969
16:37: sede della Banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana, una,forse due bombe,esplodono: 17 morti.
Banca commerciale italiana,p.zza della scala Milano, a pochi isolati da p.zza Fontana,viene rinvenuta una bomba, che non esplode. Fatta brillare dagli artificieri,distrugge prove sull'origine degli ordigni.
16:55 Roma. In un sottopasso che collega Via veneto con via San Basilio, sede di due sedi della BNL, esplode un'altra bomba: 13 feriti
Dalle 17.20 e le 17:30 esplodono altre due bombe nella capitale: una davanti L'altare della Patria e l'altra, distante poche centinaia di metri, dinanzi l'ingresso del museo del Risorgimento, sempre in P.zza Venezia: 4 feriti
Si contano dunque, in quel tragico 12 dicembre, cinque attentati terroristici, concentrati in un lasso di tempo di appena 53 minuti, che colpiscono contemporaneamente le due maggiori città d'Italia: Roma e Milano.
Giuseppe Pinelli; Luigi Calabresi; Delfo Zorzi; Anarchici; Ordine nuovo; Servizi segreti; Giovanni Ventura



Strage di Peteano Gorizia 31/05/1972Rinominata la trappola di Peteano;La notte del 31 maggio, arriva una telefonata ai carabinieri di Gorizia: Il testo:« Senta, vorrei dirle che xè una machina che la gà due busi sul parabreza. La xè una cinquecento bianca, visin la ferovia, sula strada per Savogna. »i carabinieri rinvennero la Fiat 500 bianca con i due buchi sul parabrezza, così come aveva comunicato in dialetto l'anonimo informatore.Tre carabinieri tentarono di aprire il cofano del mezzo, provocando l'esplosione dell'auto e provocandone la morte, mentre altri due rimasero gravemente feriti. Le indagini partirono dagli ambienti di lotta continua,ma dalla magistratura milanese giunse l'informazione che l'attentato proveniva da un gruppo neofascista; L' 'informazione era stata data da Giovanni Ventura, nel frattempo arrestato per la strage di p.zza Fontana. Il colonnello Dino Mingarelli che diresse l'inchiesta, non accolse le informazioni provenienti da Milano; lo stesso Mingarelli sarà poi condannato poi per falso materiale e ideologico e per soppressione di prove.



Strage Questura di Milano 17/05/1973Ore 11, davanti alla questura di Milano,dove si svolgeva una cerimonia in memoria del commissario Calabresi,ucciso un anno prima, esplode una bomba che provoca 4 morti e 52 feriti. l'obiettivo era il ministro dell'interno Mariano Rumor,che al momento dell'esplosione aveva già abbandonato la cerimonia da qualche minuto. L'attentatore fu arrestato immediatamente: si trattava di Gianfranco Bertoli.  Bertoli si definì un anarchico stimeriano.Nel 2002 il generale Nicolò Pollari,ex-direttore del Sismi, ai giudici della corte d'appello di milano ha confermato che Bertoli è stato un informatore del sifar prima, e del SID in seguito. Il generale ha anche confermato che Bertoli, ha avuto rapporti con i servizi segreti fino al 1960.


P.zza della Loggia Brescia 28/05/1974Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell'on. del PCI Terraroli. Morte 8 persone, ferite oltre 100.Nel corso dei vari procedimenti giudiziari.trentennali, ha preso credito l'ipotesi del coinvolgimento dei servizi segreti e di apparati dello Stato nella vicenda."Una ricostruzione siffatta appare sostenuta da una lunga serie di inquietanti circostanze: su tutte, basti pensare in primo luogo all'ordine - proveniente da ambienti istituzionali rimasti finora oscuri - impartito meno di due ore dopo la strage affinché una squadra di pompieri ripulisse con le autopompe il luogo dell'esplosione, spazzando via indizi, reperti e tracce di esplosivo prima che alcun magistrato o perito potesse effettuare alcun sopralluogo o rilievo; secondariamente, la misteriosa scomparsa dell'insieme di reperti prelevati in ospedale dai corpi dei feriti e dei cadaveri, anch'essi di fondamentale importanza ai fini dell'indagine; infine, va segnalata la recente perizia antropologica ordinata dalla Procura di Brescia su una fotografia di quel giorno che comproverebbe la presenza sul luogo della strage di Maurizio Tramonte, militante di Ordine Nuovo e collaboratore del SID" (da Wikipedia)



Delfo Zorzi: esponente dell'organizzazione Extra-parlamentare neofascista Ordine nuovo; fu accusato di essere l'esecutore materiale della strage di p.zza Fontana, ma fu poi assolto.Indagato e rinviato a giudizio per la Strage di p.zza della Loggia. E' stato assolto assieme a tutti i 5 imputati, per insufficienza di prove.Il pentito Martino Siciliano, teste chiave nei processi per le stragi di p.zza. Fontana e di p.zza della Loggia, ad oggi latitante, avrebbe scagionato Delfo Zorzi da ogni accusa e sarebbe stato pagato nel 1994 con 6 000 marchi tedeschi dell'epoca (non si sa a che titolo) provenienti da un conto svizzero riconducibile alla finivest/mediasetDal 1974 vive in giappone, dove ha preso nazionalità e cambiato il proprio nome in Hagen Roi, che in giapponese significa "origine delle onde", secondo alcuni in assonanza col tedesco Haken-kreuz (pronuncia aken-cròiz); in italiano croce uncinata, svastica.


Strage dell'Italicus Roma-Brennero 4/08/1974Una bomba ad alto potenziale esplose alle 1:23 nella vettura 5 dell'espresso Roma-Monaco di Baviera via Brennero. Nell'attentato morirono 12 persone e altre 48 rimasero ferite.Aldo Moro, si sarebbe dovuto trovare sul quel treno, quel giorno,ma lo perse poiché venne raggiunto da alcuni funzionari del Ministero e fatto scendere all'ultimo momento per firmare alcuni documenti.L'attentato venne rivendicato dall'organizzazione Ordine Nero attraverso un volantino che dichiarava:
« Giancarlo Esposti è stato vendicato. Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi ora, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. Vi diamo appuntamento per l'autunno; seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti. »
I colpevoli della strage non sono mai stati individuati, ma la Commissione Parlamentare sulla Loggia P2 ha dichiarato in merito:
« Tanto doverosamente premesso ed anticipando le conclusioni dell'analisi che ci si appresta a svolgere, si può affermare che gli accertamenti compiuti dai giudici bolognesi, così come sono stati base per una sentenza assolutoria per non sufficientemente provate responsabilità personali degli imputati, costituiscono altresì base quanto mai solida, quando vengano integrati con ulteriori elementi in possesso della Commissione, per affermare: che la strage dell'Italicus è ascrivibile ad una organizzazione terroristica di ispirazione neofascista o neonazista operante in Toscana; che la Loggia P2 svolse opera di istigazione agli attentati e di finanziamento nei confronti dei gruppi della destra extraparlamentare toscana; che la Loggia P2 è quindi gravemente coinvolta nella strage dell'Italicus e può ritenersene anzi addirittura responsabile in termini non giudiziari ma storico-politici, quale essenziale retroterra economico, organizzativo e morale. »

Strage Stazione di Bologna 2/08/198025 kg il peso dell'ordignoIl 2 agosto 1980 alle 10:25:   morte di 85 persone ed il ferimento o la mutilazione di oltre 200.
Sandro Pertini in lacrime affermò  «non ho parole, siamo di fronte all'impresa più criminale che sia avvenuta in Italia»

Le primissime indagini si incentrarono sul terrorismo nero: furono tutti scarceratiNel corso degli anni si susseguirono numerosissimi depistaggi, di cui il più celebre fu quello messo in essere dai vertici dei servizi segreti del SISMI, tra i quali Musumeci e Belmonte, che fecero porre in un treno, da un sottufficiale dei carabinieri,, una valigia piena di esplosivo, dello stesso tipo che fece esplodere la stazione, contenente oggetti personali di due estremisti di destra, un francese e un tedesco. Musumeci produsse anche un dossier fasullo, denominato "Terrore sui treni", in cui riportava gli intenti stragisti dei due terroristi internazionali in relazione con altri esponenti dell'eversione neofascista tutti legati allo spontaneismo armato, senza legami politici, quindi autori e allo stesso tempo mandanti della strage.
Cossiga nel 1991,da Pres. della Repubblica affermò di essersi sbagliato a definire "fascista" la strage alla stazione di Bologna e di essere stato mal indicato dai servizi segreti. All'epoca dei fatti era Pres. del Consiglio.

Sentenza definitiva della Corte di Cassazione nel '95. Vennero condannati all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i neofascisti dei NAR F.G.Fioravanti e Francesca Mambro, che si sono sempre dichiarati innocenti, mentre l'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Musumeci e Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini.
Nel 2000 la corte d'assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: per Massimo Carminati estremista di destra, e per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, delinquente comune legato alla destra extraparlamentare. Ultimo imputato per la strage è Luigi Ciavardini , con condanna a 30 anni confermata nel 2007. Anche lui continua a dichiararsi innocente.
Eventuali mandanti della strage non sono mai stati scoperti.

Francesco Cossiga in una lettera indirizzata a Enzo Fragalà, capogruppo di Alleanza Nazionale nella commissione Mitrokhin, ipotizza un coinvolgimento palestinese (per mano del Fronte popolare per la liberazione della Palestina e del gruppo Separat di Iliz Ramirez Sanchez, noto come "comandante Carlos") dietro l'attentato. Inoltre, nel 2008 Cossiga ha rilasciato un'intervista in cui ribadiva la sua convinzione secondo cui la strage non sarebbe da imputarsi al terrorismo nero, ma ad un "incidente" di gruppi della resistenza palestinese operanti in Italia. Si dichiara altresì convinto dell'innocenza di Fioravanti e Mambro.
Dalla sua cella, a ParigiiCarlos,ossia il terrorista filo palestinese Ilic Ramirex Sanchez, affermò che «la commissione Mitrokhin cerca di falsificare la storia» e che «a Bologna a colpire furono CIA e Mossad», con l'intento di punire e ammonire l'Italia per i suoi rapporti di fiducia reciproca con l' OLP, che si era segretamente impegnato a non colpire l'Italia in cambio di una certa protezione